Evangelista nacque il 15 ottobre 1608 a Roma da Gaspare Ruberti (muratore originario di Bertinoro, cittadina arroccata su un colle tra Forlì e Cesena) e da Giacoma Torricelli (nata a Faenza in un’agiata famiglia il cui nome deriva dalla località di Torricella della Pieve di Pideura presso Faenza.
Egli fu inviato giovanissimo a Faenza presso lo zio materno Don Jacopo Torricelli, influente abate, che lo guidò come un secondo padre facendogli frequentare la Scuola dei Gesuiti tra il 1619 e il 1624. Negli anni 1623 e 1624, in particolare, egli fu iniziato agli studi matematici che approfondì, tornato a Roma dai genitori, fino al 1632 sotto la guida del Padre Benedetto Castelli.
Evangelista assunse il cognome della madre, Torricelli, e si dichiarò sempre faentino. Negli anni dal 1632 al 1641 egli lavorò e studiò a Roma con Padre Castelli (dove gli fu alunno Michelangelo Ricci) e poi divenne segretario di Giovanni Battista Ciampoli prelato romano, scienziato e politico che seguì nei suoi incarichi nelle Marche e nell’Umbria.
Nel 1641 egli accettò l’invito di Galileo Galilei a raggiungerlo in Arcetri (Firenze) come discepolo e assistente Alla morte di Galilei (6 novembre 1642) il Granduca Ferdinando lo nominò suo successore nello Studio fiorentino per la Lettura di Matematica.
Oltre all’attività di matematico e studioso di Geometria, nel corso della quale elaborò diversi importanti teoremi e anticipò il Calcolo Infinitesimale, egli si dedicò alla Meccanica Razionale e alla Fisica studiando il moto dei gravi e dei corpi celesti e approfondendo l’Ottica. Impiantò un laboratorio nel quale costruiva lenti (secondo un metodo originale andato perduto per la sua prematura morte, a causa della segretezza che ne circondava la fabbricazione) e telescopi di eccellente fattura.
Egli si dedicò anche allo studio dei fluidi, giungendo ad inventare il barometro (a mercurio) di cui tratta in una lettera all’antico discepolo Ricci nel 1644, anni prima del noto esperimento di Pascal. Infatti l’iconografia tradizionale lo rappresenta con il barometro. Il 25 ottobre del 1647 Evangelista Torricelli morì per un’improvvisa malattia a Firenze, dove è sepolto.